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Cos’è lo stile Shabby Chic?
La storia, le caratteristiche e qualche esempio
Cos’è lo stile Shabby Chic?

Cos’è lo stile Shabby Chic? La storia, le caratteristiche e qualche esempio

Lo stile Shabby Chic è uno dei trend più in voga e interessanti per quanto riguarda l’arredamento. Non soltanto uno stile, lo Shabby è una sorta di filosofia di vita che abbraccia diverse sfere come la sensibilità per l’ambiente, la creatività e il riutilizzo di materiali e mobili.

All’interno di questo blog, nel quale offriamo consigli e spunti che riguardano l’affascinante mondo dei tappeti, spesso ci imbattiamo in alcuni prodotti che si rifanno direttamente a determinati stili o trend. Per esempio, abbiamo parlato della scelta del tappeto da cucina perfetto o all’idea di acquistare un tappetino per il bagno rotondo piuttosto di uno rettangolare mettendo in luce tutti i pro di una scelta o di un’altra.

In questo post abbiamo deciso di effettuare una panoramica sullo stile “Shabby Chic” che negli ultimi anni si è affermato anche grazie a una rinnovata sensibilità ai temi legati all’ambiente e al riciclo che si è fatta, fortunatamente, sempre più diffusa.

Per questo abbiamo deciso di approfondire l’origine del nome e dello stile, i colori che caratterizzano lo stile Shabby e quali sono le principali caratteristiche creative.


Che stile è Shabby Chic? L’origine, a partire dal nome, e sua diffusione

Letteralmente, o meglio nell’accezione che ci interessa di più, il termine “Shabby” in inglese indica “trasandato”, “logoro”, “usato”. La locuzione “Shabby Chic”, quindi, indica uno stile elegantemente trasandato, usato ma che richiama ad atmosfere un pò romantiche. Insomma, oggetti avvolti da una storia da raccontare, da un utilizzo prolungato nel tempo e che molto hanno da dire e da dare.

L’associazione della parola a un trend avviene nel 1980 quando appare per la prima volta sulla rivista d’interni “The World of Interior”.

Ma lo stile “Shabby Chic” non fa riferimento solo all’arredamento: per effetto del lavoro e delle proposte della designer americana Rachel Ashwell, impegnata a proporre ricerca di mobili e oggetti fuori dai trend, negli anni ’90 diventa estremamente popolare, tanto da diventare quasi una corrente di pensiero legata ad uno stile di vita, di abitudini.

In effetti lo “Shabby Style” indica anche la passione e l’attenzione per il riutilizzo di oggetti e materiali, in linea anche con la crescente sensibilità in tema di sostenibilità ma anche per effetto del ritorno all’artigianalità in contrasto con i processi produttivi industriali troppo standardizzanti.

In effetti, per ridare vita a mobili od oggetti e darne una vena “Shabby” è importante, se non fondamentale, la creatività messa in campo da mani esperte.

Ecco dunque che le credenze della nonna ritrovano vitalità o che i mercatini dell’usato vengano attenzionati con rinnovata curiosità e interesse.

Quali sono i colori dello stile Shabby Chic?

Avendo come tema l’utilizzo nel tempo e il fatto di averne assorbito il logorio e di aver vissuto innumerevoli storie, l’arredo “Shabby Chic” si distingue per la presenza di colori chiari, tenui, pastello, caratterizzati magari con un effetto “polveroso” o magari “decapati“ (effetto nato dall’utilizzo in Francia a partire dal XV secolo di lavare con la soda il legno per aprire il pori e applicare la calce per disinfestarli).

Alcuni dei colori più utilizzati nello stile Shabby Chic sono:

  • Avorio
  • Beige
  • Grigio chiaro
  • Crema
  • Bianco sporco
  • Azzurro
  • Rosa pallido
  • Grigio perla

Stile Shabby Chic in casa: qualche esempio

Lo stile “Shabby Chic” si adatta piuttosto bene a diversi ambienti e viene risaltato dall’utilizzo di complementi inediti e di sicuro effetto.

Il filone principale è quello, all’insegna della coerenza, di utilizzare oggetti, complementi, mobilio e colori delle pareti che creino un contesto narrativo, cose che parlino di sé, della loro storia passata e di come, attraverso il processo creativo e di riconversione e riutilizzo, si siano adattati a nuovi e interessanti contesti.

Per esempio una gabbia di uccelli che diventa un porta fiori, l’utilizzo di cassette di legno come porta oggetti, lampadari ricavati, mobili dimenticati in cantina e riportati in vita.

Più di mille parole, ecco qualche immagine.